Scopello: i faraglioni e il “Museo sommerso”, la tonnara e il baglio
Scopello è un antico borgo marinaro che sembra sia sorto sul sito delle mitica città di Cetaria (il cui nome potrebbe derivare dall'abbondanza di tonni che popolano il mare nei pressi dei Faraglioni). La posizione riparata dei Faraglioni, ha fatto di questo luogo un importante punto di ancoraggio sin dall'antichità, cosa che si può evincere dal grande numero di reperti trovati sui fondali di questo specchio d'acqua. Si tratta di anfore e altri resti ceramici greci, punici, africani e spagnoli. Proprio per permettere ai visitatori di ammirare queste meraviglie nascoste, è stato istituito un percorso archeologico chiamato “Museo sommerso” in cui, attraverso una cima-guida che consente di seguire il senso logico dell'itinerario, è possibile ammirare i reperti presenti sul fondale, tutti adeguatamente etichettati e datati. L'antica tonnara di Scopello si data al XV secolo. Passata, nel corso dei secoli, a diverse famiglie nobiliari e ordini religiosi, nel 1874 venne acquista da Ignazio Florio. Fondamentale per l'economia della zona castellammarese, la tonnara è stata attiva fino alla metà del '900. Il borgo di Scopello, posto sul promontorio che svetta sui Faraglioni, sorge su un più antico insediamento che, abitato fin dall'età ellenistica, continuò la sua vita anche in epoca romana e islamica. Inserito nel “demanio regio” di epoca normanna, nel 1235 l'imperatore Federico II di Savoia lo concesse in feudo alla città di Erice. Il borgo attualmente esistente risale al XVII secolo e ospita di un baglio seicentesco attorno a cui sorse un piccolo e suggestivo agglomerato contadino e la piccola chiesa di Santa Maria delle Grazie.Ritorna ai monumenti →
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